postumano
(post-umano, post umano) s. m. e agg.- ABBREVIAZIONI
* parola mai attestata abbr. abbreviato agg. aggettivo agg.le aggettivale ar. arabo art. articolo, articolato avv. avverbio avv.le avverbiale cong. congiunzione did. didascalia ebr. ebraico ediz. edizione f. femminile fam. familiare fr. francese giapp. giapponese gr. greco indef. indefinito ing. inglese inter. interiezione intr. intransitivo inv. invariabile iron. ironico it. italiano lat. latino loc. locuzione m. maschile n. neutro p. pagina part. particella pers. persiano pl. plurale port. portoghese p. pass. participio passato p. pres. participio presente prep. preposizione pron. pronome, pronominale rifl. riflessivo s. sostantivo s.le sostantivale scherz. scherzoso spagn. spagnolo spreg. spregiativo superl. superlativo s.v. sotto la voce ted. tedesco tit. titolo tr. transitivo v. vedi, verbo
Progressiva alterazione delle caratteristiche dell'essere umano; che tende a modificare o a perdere le caratteristiche umane.
- È singolare che in Italia, dove l'incidenza degli e-book è pari allo 0,01 del mercato (mentre in Usa si sfiora il 10% e su Amazon siamo oltre il 50%) si moltiplichino le pubblicazioni che celebrano il piacere della lettura, e che annunciano contestualmente la morte del libro e l'alba di un'era postumana. (Filippo La Porta, Corriere della sera, 7 giugno 2011, p. 46).
- La specie umana, unica, si avvia ad essere sostituita da una molteplicità di specie, con un passaggio dal singolare al plurale reso inevitabile da una tecnoscienza che ci avvicina sempre più al post-umano? Entrando in questo mondo nuovo, più che il riferimento abituale all'utopia negativa di Aldous Huxley, vale il ricordo di quel che scriveva Guenther Anders, chiedendosi già nel 1956 se l'uomo fosse antiquato: «Come un pioniere, l'uomo sposta i propri confini sempre più in là, si allontana sempre più da se stesso; si "trascende" sempre di più -- e anche se non s'invola in una regione sovrannaturale, tuttavia, poiché varca i limiti congeniti della sua natura, passa in una sfera che non è più naturale, nel regno dell'ibrido e dell'artificiale». (Stefano Rodotà, Repubblica, 11 giugno 2011, p. 33, R2).
- L’analogia cervello-computer consente peraltro di aprire prospettive interessanti (e un po’ inquietanti) sul post-umano, cioè su un quadro evolutivo in cui l’uomo si meticcia con macchine nelle quali può riversare i propri ricordi, preludendo a una sorta di «immortalità cognitiva». (Giuseppe O. Longo, Avvenire, 20 giugno 2013, p. 11, Oggi Italia).
- Il paradosso è che tanta leggerezza in principio ti faceva sentire sicuro. [...] È l'era del post umano, con le braccia aperte all'abbraccio e non conserte. Non c'è nulla da difendere. Puoi donarti. Puoi fidarti del prossimo tuo. Non è come nel Novecento dove tutto era piombo, dove contava la «roba», la materia, qualcosa di fisico da nascondere sotto la cucitura della giacca. Il secolo delle casseforti e dei muri di cemento armato, delle trincee e delle casematte. (Vittorio Macioce, Giornale, 10 luglio 2015, p. 1, Prima pagina).
Tipo: Prefissazione
Formanti: post-, umano
Pubblicato in: 2006 parole nuove, Milano 2005
Il Vocabolario Treccani. Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma 2008
Grande dizionario della lingua italiana, Supplemento 2004 (attestato nel 2002)
Grande dizionario italiano dell’uso, Torino 2007 (2002)